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Notificare in tutti i paesi dell’Unione Europea: vantaggi e svantaggi

L’Allegato VIII del Regolamento CLP prevede che prima dell’immissione sul mercato di miscele classificate pericolose per effetti sulla salute o fisici esse vengano notificate agli organismi designati nello o negli Stati membri in cui la miscela è resa disponibile. A fronte di questo cambiamento che fa precedere (e non più seguire) l’atto della notifica all’immissione sul mercato, molte società che commercializzano i propri prodotti in diversi paesi d’Europa, ritengono vantaggioso procedere con la notifica attraverso il portale ECHA identificando uno svariato numero di mercati, anche superiore a quelli attualmente di interesse ed ipotizzando un possibile ampliamento del proprio business. Questo fatto, se da una parte rappresenta un vantaggio perché “apre una porta” per essere legittimamente presenti su quel mercato con la miscela notificata, dall’altro potrebbe comportare dei costi, più o meno importanti, poiché alcuni Stati Membri applicano una tariffa di notifica. Ci si troverebbe così a sostenere subito un costo per un mercato che potrebbe diventare d’interesse in futuro.
Sul documento “Overview of Member States decisions in relation to implementation of Annex VIII to CLP Regulation (Poison Centre Notification)” redatto da ECHA e mantenuto costantemente aggiornato sul sito web http://poisoncentres.echa.europa.eu/ è disponibile l’elenco degli Stati Membri che ad oggi, richiedono il pagamento di una tariffa di notifica, sia nel caso di notifiche secondo il formato armonizzato attraverso l’ECHA Submission Portal che nel caso di notifiche a livello nazionale. Alla data di oggi l’Ungheria è l’unico Pese che impone una tariffa per le notifiche in formato PCN, oltre all’Italia che continua a richiedere l’iscrizione al portale APP col pagamento di una piccola tariffa annuale.